Vorrei parlarvi del mio ultimo romanzo che ho scritto e che è di prossima pubblicazione. Anche questo spero di farlo diventare, col vostro consenso e col vostro aiuto, il primo di una serie che si chiamerà: Le Indagini di Niccolò d'Amalfi. Questa serie è ambientata in uno dei periodi più magici e tumultuosi della città di Napoli: il XVII secolo, epoca di dominazione spagnola e secolo di intrighi di corte. Il secolo di Masaniello e della sua rivolta, della Compagnia della morte, di San Gennaro e la lava del Vesuvio e di tanto, tanto altro.
Sinossi
Fabrizio di Serranera è un giovane nobile napoletano che è
dovuto fuggire da Napoli perchè coinvolto, a sua insaputa, nell'uccisione del
conte di Ruyz un uomo molto ben visto
dal Vicerè di Napoli.
Il padre lo fa scappare la stessa notte e lo manda al
convento di S.Andrea in Tovere il cui Priore è un suo carissimo amico. Da quel
giorno diventa per tutti fra Niccolò d'Amalfi.
Rimarrà quattro anni nel convento imparando le erbe
medicinali e una vita da povero ma un bel giorno il priore, a cui si è molto
affezionato si ammala di una febbre stranissima e viene chiesto a fra Niccolò
di andare a consultare nella grande biblioteca dei Girolamini in Napoli alcuni
testi di medicina di frate Arnoldo da Pistoja.
Tornerà con una lunga barba e un saio, nella sua città, in
compagnia di un altro frate. Domenico detto Micco. Dopo le prime esitazioni e
paure si reca alla biblioteca ma il
famiglio di un ricchissimo uomo d'affari, inviatogli dal priore del Convento di
Santa Maria del Carmine che lo sta ospitando, lo viene a chiamare perchè ha
saputo che è un esperto di piante medicinali.
Niccolò andrà col famiglio perchè questi gli ha detto che il
suo padrone è in fin di vita. Una volta giunto nella casa si accerterà che l'uomo è stato avvelenato e
morirà dopo poco.
Il comandante degli armati spagnoli Solìnas, non
riconoscendo nel frate Fabrizio di Serranera
di cui lui conosce bene la
famiglia, gli chiede, essendo esperto di erbe medicinali, di aiutarlo in quella
indagine per lui complessa.
Fabrizio accetterà con piacere e nella ricerca
dell'assassino del ricco mercante, scoprirà anche perchè, quattro anni prima,
era stato coinvolto nella morte del conte di Ruyz. Lo aiuteranno quattro tra i
più importanti pittori del seicento napoletano, suoi amici, ma terrore degli
spagnoli perchè conosciuti come La Compagnia della Morte. I cinque sventeranno
un tentativo di assassinare il Vicerè.
Riabilitato se stesso e il nome della sua famiglia
riprenderà la sua vita a Napoli ma tutto ciò che gli è capitato lo ha portato
in un mondo che lo affascina e lo intriga fortemente: la ricerca del colpevole
di un delitto.
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Gli appunti invece sono quelli che potrete liberamente farmi se qualcosa in ciò che racconto non vi è piaciuta o se lo svolgimento della trama di quel romanzo voi, l'avreste vista in un altro modo ed in quale etc. Ciò mi aiuterà a migliorare notevolmente perchè in certi casi, non è vero ciò che un antico detto napoletano narra e cioè " Troppi galli a canta', nun schiara mai juorno!" (Quando sono in troppi a parlare non si ottiene alcun risultato). Nel caso della scrittura se ognuno di voi mi darà dei consigli, critiche e, qualche, complimento non potrò fare altro che crescere professionalmente ed offrirvi un lavoro sempre migliore.
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